Timballo di candele con melanzane

Timballo di candele con melanzane
Timballo di candele con melanzane

Timballo di candele con melanzane, primo piatto realizzato con pasta tradizionale dell’Italia meridionale, storicamente diffusa soprattutto nel napoletano. Le candele devono il nome e la forma a quelle usate durante le processioni liturgiche. Proprio come ziti e zitoni, vanno spezzate a mano in parte irregolari prima di essere messe in pentola per la cottura. La ricetta di facile esecuzione richiede circa 30 minuti di preparazione e le porzioni sono per 4 persone. Buon lavoro👍

Ingredienti:

  • 500 grammi di candele
  • due melanzane
  • 300 g di provola affumicata
  • 1 l di passata di pomodoro
  • sale e pepe
  • 120 grammi di parmigiano grattugiato
  • qualche fogliolina di basilico fresco
  • olio EVO

Esecuzione:

  • Taglia le melanzane a fette in lunghezza cospargile di sale grosso e mettile in un contenitore con una pressa
  • falle stare così per un’oretta, poi sciacqua e scola.
  • Nel frattempo prepara il sugo. Fai rosolare uno spicchio di aglio, aggiungi la passata di pomodoro, un pizzico di sale, pepe e qualche fogliolina di basilico.
  • Se occorre aggiungi un mestolino di acqua e se al termine dovesse essere troppo denso, allungalo ancora con un po’ di acqua per renderlo sufficiente al condimento del timballo
  • Nel frattempo friggi le melanzane.
  • Ora prendi le candele e spezzale a mano, fai cuocere in abbondante acqua salata e scola molto al dente.
  • Finalmente puoi assemblare il timballo.
  • Prendi una teglia e metti uno strato di sugo, fai uno strato di candele, prosegui con la provola a fette, il parmigiano, il sugo e continua con questa sequenza fino a quando gli ingredienti lo consentiranno.
  • Termina con una generosa spolverata di parmigiano e sugo, e metti in forno a 180 gradi per circa 30 minuti. Buon appetito!

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Fonte: IlCentro Ricette Regionali

Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...

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