Stirare, che noia! Che fare dunque per dedicare meno tempo possibile a questa attività casalinga che non piace a nessuna di noi? Qui alcune dritte
L’argomento di oggi sta molto a cuore a tutte le donne di casa: stirare. Diciamocelo, amiche: è una noia mortale, tanto da farci quasi rima! Siccome però va fatto, prima o poi, è inutile rimandare col rischio di ritrovarsi una miriade di camicie, magliette, tovaglie e tanti altri indumenti accatastati tipo montagna… insormontabile persino per Messner.
Per non venir meno al dovere e contemporaneamente non stressarsi troppo, ho per te una serie di consigli:
- fai il lavaggio delle magliettine a temperatura bassa (30 o massimo 40 gradi) così le tirerai fuori non stropicciate, e una volta asciutte basterà poggiarle sul letto e “stirarle” con le mani, tirando ben bene le manichette, spiegandole e ripiegandole e infine lisciando il collo. Et voilà, le magliette son pronte 🙂
- stessa cosa per le tovaglie: perché perdere tempo a stirarle, quando vanno messe sulla tavola, coperte dai piatti bicchieri e pentole? Perchè darsi tanto da fare col ferro, battere e ribattere sopra, col rischio di scottarsi col vapore e affaticarsi le gambe? Tirale fuori dalla lavatrice pulite e bagnate, e approfittando della pesantezza dovuta all’umidità, con le mani lisciale a fondo così non raggrinziscono e si asciugheranno già bell’e stirate.
- capitolo a parte meritano le camicie che ahimè non possono proprio fare a meno della stiratura. Qualcosa però puoi inventare per non dedicarci troppo tempo: fa’ il lavaggio a bassa temperatura (ideale per il risparmio energetico), e una volta tirate fuori dalla lavatrice abbi cura di stenderle appese con gli appendiabiti, così da evitare le pieghe. Fatto ciò, sei a metà dell’opera perché stirarle sarà un gioco da ragazzi: una mano di ferro sui polsini e un’altra sul collo dopodiché… tutta vita!
Perfetto, ora che sei libera da impegni, puoi dedicarti al… rebus che ti propongo nella vignetta. Scrivi la soluzione fra i commenti e ti nominerò re o regina dell’enigmistica.
Il quiz di ieri era “Chi disse: il dado è tratto?”, e la risposta è “il signor Knorr, famoso mago dei dadi da cucina”. Ah ah, assolutamente no: fu Giulio Cesare a dirlo, mentre attraversava il rubicondo… o forse era il Rubicone? Un abbraccio ♣
amica tenera
Complimenti vivissimi, amico mio, hai risolto brillantemente il rebus e meriti il premio:
Carissimo DANIELE, pur se in ritardo ti nomino RE DELL’ENIGMISTICA!
Un abbraccio da Peppa! 🙂