Allenatore di calcio paga una lucciola con assegno. La donna lo clona e lo incassa dopo averne decuplicato l’importo. L’uomo sporge denuncia e deve vedersela con la moglie
Succede in provincia di Ancona. Il mister si intrattiene con una squillo e, sprovvisto di contanti, le lascia in pegno un assegno di 180 euro, pari all’importo concordato.
Dopo alcuni giorni va a consegnare i contanti alla donna e riprende indietro l’assegno, sicuro che non è stato incassato e tranquillo che la marachella non verrà scoperta.
Non sa che la donna ha nel frattempo clonato e falsificato l’assegno aggiungendo uno zero all’importo, che da 180 euro è passato a 1.800 euro… un bel salasso!
Quando l’estratto conto della banca arriva a casa, la moglie lo apre e fra le voci di spesa scopre quella cifra esagerata. Allarmata, chiede spiegazioni al marito.
A questo punto, l’uomo si vede costretto a confessare la tresca, non solo alla consorte ma anche al Commissariato di Osimo, ove si reca per sporgere denuncia.
Gli accertamenti di rito portano all’identificazione della donna che avrebbe incassato i 1.800 euro dell’assegno: si tratta di una 31enne di Casoria già nota alle forze dell’ordine per fatti analoghi, e responsabile dei reati di truffa, ricettazione e falso in atto pubblico.
Fonte: ilmattino