Semina, raccolta e conservazione della mora di rovo, il frutto ricco di nutrienti tipico del mese di settembre
Gustosissime, le more sono ricche di vitamina C, fibre e sali minerali. Contengono anche vitamina A e acido folico, e sono anche diuretiche, dissetanti, depurative e antiossidanti grazie alla presenza di antocianine e flavonoidi. Assai diffuse, si propagano per i rami radicanti che appoggiandosi al terreno danno vita ad altre piante. Ma esistono anche varietà da giardino senza spine, ed essendo poco esigenti, si adattano a qualsiasi tipo di terreno e si ammalano meno dei fratelli “lamponi”.
Il modo migliore per coltivare la mora di rovo è mettere a dimora in piena terra una piantina di almeno tre anni con una zolla di terra. Si trapianta a marzo con la luna calante in terreno fertile e umido, scavando una buca di 30 cm. nelle tre dimensioni e concimando con letame maturo. Bisogna annaffiare dal trapianto fino alle prime piogge autunnali, e se le foglie dovessero ingiallire per mancanza di azoto nel terreno, è possibile rimediare spargendo chicchi di caffè alla base della pianta.
Come funzionano la raccolta e la conservazione?
Le more si raccolgono da agosto a settembre con la fase della luna calante per la conservazione, in luna crescente invece per il consumo fresco. È possibile congelarle, ma sarebbe meglio trasformarle in confetture e gelatine.
Fonte: OrtoInCasa