IL PIANOFORTE DI MAMMA – racconto comico
La nostra cagnolina Prosdocimi è esasperata dalle penose esercitazioni al pianoforte della mamma…
V’interessa sapere quanto è bello vivere con una mamma adorabile come la mia, così “generosa” con tutti e due polpacci di simil fattura?
Senza dar adito a maliziose illazioni vi confesso che è una vera libidine. Lapalissiano, vero? Già, se non fosse per il fatto che tra un trastullo e l’altro ella si dedica allo studio del pianoforte, e qui cominciano i guai.
Non dico che è proprio negata ma quasi: pensa troppo alle note, le ripassa milioni di volte finché non le memorizza proprio tutte, per poi dimenticarle in fase di esecuzione. Avete idea di cosa significhi ascoltare sempre lo stesso pezzo, interrotto sempre nello stesso punto e sulle stesse identiche note? Sembro isterica vero? E ne ho ben donde: sfido chiunque a sopportare questo calvario senza dare di matto!
Esasperata dalla mamma, negata per la musica, Prosdocimi se la prende coi grandi compositori
Ma poi, parliamoci chiaro: questo Bach non era quello che aveva venti figli? E dove diavolo trovava il tempo per comporre tutte quelle fughe? E poi fuga da cosa? Non di certo dal talamo nuziale visti i brillanti risultati delle sue prestazioni “da camera”.
Per non parlare di quello che mamma chiama familiarmente “il grande Ludovico Van” Beethoven: non era forse sordo? Quindi componeva le opere mettendo insieme le note random per poi farsele sistemare dal postino? Oppure captava le sonorità attraverso una sorta di Extra Sensorial Perceptions?
Ne ho anche per Chopin, sapete? Ma sì, quello dei valzer! Ricordo che anni fa mamma dovette studiare il valzer n.2 Op. 69 (non tacciatemi di torbide allusioni perché non ho deciso io il numero) e fui sottoposta a cinque mesi di tortura: un’ora il mattino e due il pomeriggio dal lunedì al sabato per un totale di 360 ore di strazio.
Sono stati momenti difficili in cui ho sperato inutilmente di essere abbandonata in autostrada, alla fine però ho sempre trovato consolazione. State pensando alla ciotola di crocchette e cotiche, vero? Macché, è la mia mamma seduta su quello strano seggiolino basso e nero mentre strimpella, e io sdraiata a terra che bramo estasiata i suoi magnifici polpacci.
Ti capisco piccola cara: Giovanna, con la scusa di non poter abbandonare i solventi in azione nei sotterranei (che sta restaurando) si ascolta tutto il santo giorno Orff a tutto volume; dice che l’ aiuta a concentrarsi…. però a noi ha fatto due p… polpacci così!
Grattini e crocchette a te
Tua Suor Daliso
Sai, cara Suor Daliso, che anche mamma adora Orff? Dice che la ispira quando è in camera e gioca con qualcuno (che di solito non è babbo) e indossa una strana tunica nera con cappuccio… … mah, conoscendola, preferisco non approfondire!
Grattini e crocchette anche a te!!!
Ma poi tua madre ha imparato il valzer 69 di Chopin?
Non credo, ma penso che Chopin non se la sia presa a male, eh eh!
Brava, Prosdy!
Prego, Lucy, eh eh! Bacioni e crocchette a te!
Simpatica!
Grazie mille, cara!
Ke bello suonare il pianoforte!
Simpaticissima!!! In 360 ore non ha imparato il pezzo di Chopin? Meglio lasciar xdere allora…
Sono d’accordo, ma glielo dici tu a questa indemoniata? Eh eh!
Ciao, sono Chopin. Cos’hai da dire sul mio valzer 69, eh?
Gent. Sig. Chopin, sono le mie orecchie che si lamentano, mica io! E comunque, non sapevo di essere diventata famosa persino nell’Aldilà! Eh eh!
Mi hai fatto morire dalle risate! Grazie e spero di leggerti presto… Prosdocimi!!!
Contaci pure… te lo dice Prosdocimi!