Turismo virtuale: soluzione contro la crisi da Coronavirus?

A causa della pandemia Covid-19, molti viaggi internazionali sono stati cancellati, svuotando sia gli alberghi che le località turistiche più popolari del mondo. La soluzione al problema potrebbe venire dal turismo virtuale. Ma in cosa consiste?

La realtà virtuale salverà il turismo?
Secondo l’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo, a causa della pandemia, le compagnie aeree trasportano appena il 10% del normale traffico passeggeri, mentre quello internazionale è di fatto quasi scomparso. Sono 41 milioni i dipendenti del settore viaggi e turismo che rischiano di perdere il lavoro causa Covid19, e la IATA prevede che il settore viaggi non tornerà al livello pre-pandemia fino al 2024.
Stando così le cose, gli enti turistici e gli hotel si sono prodigati nel cercare idee nuove per sopravvivere, approdando così alla realtà virtuale come soluzione per offrire esperienze di viaggio alternative che risveglino l’interesse dei potenziali turisti.
Ralph Hollister, analista turistico di Global Data e autore del rapporto sulle applicazioni di VR nel turismo, asserisce che: “Più questa pandemia va avanti, più alta è la possibilità che la realtà virtuale possa diventare una valida forma di viaggio alternativo, man mano che i consumatori si abituano a questa tecnologia“.
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Alcuni Paesi hanno già introdotto la VR nella loro strategia di marketing allo scopo di spronare la ripresa delle industrie turistiche.
Germania, Irlanda e Maldive sono in prima linea nel settore del turismo virtuale
La Germania ha presentato numerosi progetti per promuovere il Paese come potenziale destinazione di viaggio.”Le applicazioni digitali non possono e non sono destinate a sostituire l’esperienza dei viaggi nel mondo reale“, ha detto l’amministratore delegato dell’Ente Nazionale Tedesco per il Turismo Petra Hedorfer. “Ma le applicazioni VR e AR (realtà aumentata) sono elementi essenziali per mantenere vivo l’interesse alla destinazione Germania durante le restrizioni di viaggio, facendo sì che i potenziali clienti restino entusiasti del nostro prodotto, e altresì fornendo ispirazione per i viaggi nel mondo reale“.
I funzionari del turismo irlandese, che utilizzavano la realtà virtuale già prima della pandemia, hanno creato un’esperienza di VR nella promozione di località turistiche dell’Isola del Nord evidenziando il ruolo del paese nello sfondo per il Game of Thrones di HBO.
Anche le Maldive usano VR per mostrare ai potenziali visitatori le esperienze e le attività sportive possibili sull’Isola, e tra queste spiccano lo snorkeling, le lezioni di cucina e lo yoga mattutino in spiaggia.

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Quando vedremo i primi risultati?
Data la crisi del settore viaggi tutt’ora in atto, non è possibile scoprire se l’investimento andrà a buon fine. Per adesso, infatti, resta il mistero di quante persone effettivamente prenoteranno i biglietti o visiteranno l’isola dopo l’esperienza del turismo virtuale.
C’è chi guarda con fiducia al futuro
Miguel Flecha, esperto di viaggi e ospitalità di Madrid per la società di consulenza multinazionale Accenture, è convinto che VR aiuterà i turisti a familiarizzare coi nuovi ambienti e contribuirà a ridare fiducia ai consumatori.
Quando inizieremo a riprenderci, ci saranno segmenti della popolazione che saranno disposti a viaggiare come matti. I più giovani prenoteranno i voli prima possibile, altri ancora invece non saranno a proprio agio“, dice Flecha. “Potrebbero essere mostrate loro le misure di salute e sicurezza, il processo di check-in in un hotel nella nuova realtà o il processo di imbarco su un volo o su una crociera” .
Riuscirà la realtà virtuale ad incrementare il turismo post pandemia?
Ai posteri l’ardua sentenza!

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Qui l’articolo originale di Toluna
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Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...

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