Da dove proviene l’arancio amaro, e dove vive? Come si conserva? Quali sono gli usi dietetici? Nell’articolo le risposte e le proprietà di questo fiore
♠ L’arancio amaro è originario meridionale e orientale.
♣ Il suo nome deriva dal latino Citrus, ovvero cedro, unico agrume conosciuto dagli antichi Greci e Romani, e vanta diversi sinonimi tra cui Arancio Forte e Arancio Selvatico.
♥ La coltivazione avviene prevalentemente in Europa meridionale (tra cui l’Italia e i dintorni di Cannes in Francia), ma anche nelle regioni meno calde, all’interno di vasi che in inverno vengono messi al riparo nelle aranciere.
♦ I fiori freschi per il consumo immediato vengono raccolti tutto l’anno, quelli invece per l’essiccazione in autunno.
♠ I soli fiori vengono conservati in luogo buio e fresco, stesi a strati sottili.
♣ Ha mille proprietà, tra cui quelle sedative, toniche, antispasmodiche e febbrifughe, ed è usato contro l’inappetenza, la flatulenza, il nervosismo, l’emicrania, le palpitazioni e il singhiozzo.
♥ L’arancio amaro si inserisce benissimo nella nostra dieta: i fiori freschi vanno bene come contorno per insalate, macedonie di frutta o dolci e frittelle.
♠ Tra gli altri usi, segnalo l’essenza di fiori d’arancio, o essenza di Neroli, usata come profumo o acqua di colonia, o infine come aromatizzante in cucina!
Ti aspetto al prossimo articolo sui fiori e le loro molteplici virtù! ♥