Una delle noie più comuni da affrontare col caldo è la sudorazione eccessiva, fonte di imbarazzo a causa del cattivo odore che l’accompagna
Recenti studi dell’università britannica di York hanno individuato il responsabile dell’olezzo ascellare: si chiama Staphylococcus Hominis, batterio ospite della nostra pelle che a contatto con le molecole presenti nel sudore produce sostanze solforate dal caratteristico odore acre e intenso.
Ma non è solo questo microrganismo il responsabile del cattivo odore. Anche l’ingestione di alcuni alimenti come cipolla, curry e aglio, così come l’alcool o alcuni farmaci possono provocare sudorazione maleodorante, variabile di intensità e fragranza.
Cosa fare dunque, in attesa che la ricerca inglese si sviluppi, approdando alla nascita di un rimedio efficace al 100%?
Esistono in commercio prodotti antitraspiranti a base di sali di alluminio, che però vanno usati con cautela perché a lungo andare potrebbero provocare l’occlusione del dotto escretore della ghiandola sudoripara. Oppure ci sono deodoranti con sostanze battericide che nell’immediato uccidono i microorganismi, ma che nel tempo possono danneggiare la flora batterica della cute; infine i batteriostatici che limitano la crescita della flora batterica con un meccanismo poco aggressivo e meno dannoso.
Deodorante naturale fatto in casa
Una buona igiene personale e il ricorso a prodotti con fragranze delicate, utili a mascherare gli odori, sono i rimedi più indicati per limitare lo spiacevole inconveniente. Anche timo e rosmarino possono essere di aiuto: basta preparare un composto di foglie essiccate, farlo bollire 10 minuti e aspettare che si raffreddi. Una volta filtrato, andrà frizionato sulla pelle fino a completo assorbimento.
In caso di ipersudorazione persistente, però, è bene consultare un buon dermatologo.