PROSDOCIMI E IL CANARO – 2^ Parte
Per te la 2^ e ultima parte delle peripezie di Prosdocimi e Il Canaro. Se vuoi leggere la 1^ parte, clicca qui
Siamo nella “sala delle torture” dove Andrea cerca di mettermi in vasca. Naturalmente adotto tutte le strategie possibili per impedirglielo: mi divincolo, mi ribello con forza, m’irrigidisco… niente da fare: Andrea è tanto magro quanto forte e in men che non si dica mi sistema dentro.
Ci siamo! Apre l’acqua e fa “La temperatura è giusta” ma al primo spruzzo comincio a strillare. “Forse è troppo fredda? – chiede – Ora la regolo”. Altro spruzzo e altro strillo. “E’ troppo calda? La regolo ancora”. E vai con un altro strillo… riuscirò a rompergli i timpani prima o poi? Dopo una serie di regolazioni, spruzzi e strilli mi guarda sardonico “Mi prendi in giro vero?” chiede, e impassibile continua con l’acqua… e io con gli strilli.
Dopo un po’ versa una certa quantità di shampoo e mi massaggia dappertutto mentre io me ne sto buona buona, e chiede “Ti sei rilassata vero?”. Neanche per idea, palpeggiatore dei miei stivali: sono solo in attesa del momento opportuno per colpirti a tradimento 🙂 E infatti, mentre il bellimbusto è impegnato ad aprire l’acqua per il risciacquo, lo prendo in contropiede e gli piazzo quattro scrollate una dietro l’altra inondando lui e tutta la sala con schiuma, bollicine colorate, acqua e pelo bianco e nero. “Prosdy – esclama – stai buona”, ma io non ci penso nemmeno e continuo a scrollarmi, anzi sono talmente gasata che non riesco a fermarmi 🙂
Il divertimento cessa quando mamma accorre a dargli manforte ad Andrea, col risultato che loro sono due e io una sola, Meschini – penso – questo è un sequestro di persona e io ho diritto a un avvocato, maledizione!
Sono circondata, ormai, mentre quattro braccia mi serrano e mi accompagnano senza tanti complimenti verso l’ultima fase, la più odiosa in assoluto: l’asciugatura. Stremata da tanto scalciare e in passiva attesa dell’ultimo supplizio, improvvisamente mi si accende la lampadina: mi dicono di fare la brava? Perché non accontentarli, i compari?
Divento improvvisamente un agnellino e il silenzio regna sovrano “Andrea – penso – fai pure quello che devi! E tu mammina cara resta a vegliare su di me, che sarai partecipe di un evento megagalattico! Quale? Aspetta che lui finisca di asciugarmi e di mettermi le mani dappertutto e vedrai”. E così, appena lo sento esclamare “Finito! Ora sei pulita e profumata come una rosa”, proietto dal mio posteriore una montagna gigantesca di rifiuti solidi ed effluvi maleodoranti degni della guerra batteriologica più cruenta della storia! Tiè, beccatevi questa, palpeggiatori di cagnoline indifese. All’unisono e allibiti, i due esclamano “Prosdy, ma che fai?”. Beh, qualunque cosa sia, l’ho già fatta e si chiama ATROCE VENDETTA 🙂 🙂
Immaginate l’imbarazzo di mamma e lo sconcerto di Andrea? E immaginate il casino che sto facendo in macchina mentre torno a casa con la traditora? Beh, questa Caina merita il colpo di grazia o no?
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Racconto assolutamente brillante. Complimenti!
Caro Marcello… non è un racconto ma la verità, e ti assicuro che dal mio punto di vista non è affatto brillante!! Eh eh! Slappini e cotichelle a te!!
che sia stata troppo fredda l’acqua?? 😉
Fredda o calda non aveva alcuna importanza per me: dovevo vendicarmi e basta! Eh eh!
Slappini e cotichelle a te!!!
Ghghghghghgh… non solo fuso, pure tardivo!!!! Llol!!!!
A presto, petit pest!
Quindi non sei solo Re Fuso ma anche Re Tardo, parbleu!!!? Ahaha! Pas de problème, mon ami! Slappini a te e cotichelle al Re!!Eh eh!
Hahahahaha!!!! Piccola cara sei unica!!!!
Slappini e crocchette da
D. & G.
Lo so, Sorella, anche tu!!!
Bacioni, Slappini e Cotichelle… eh eh!