Per te caro amico la 2^ e ultima parte del racconto “Prosdocimi e il Prestidigitatore”. Clicca qui per leggere la 1^ parte
La prima reazione sarebbe di stampargli i canini sulla giugulare, ma il braccio teso e la bacchetta a mò di prolunga mettono a distanza di sicurezza la sua gola. E così, senza riflessioni ulteriori, opto per la recita melodrammatica: fingo di essere ipnotizzata e di perdere i sensi con un plateale tonfo a terra.
Prosdocimi fa finta di morire. Riuscirà a salvarsi la pelle?
Allertata dal botto e vedendomi stesa sul pavimento, la padrona comincia a urlare a squarciagola, dandomi cosi l’opportunità di sbandierare le mie qualità recitative con le opportune esagerazioni: irrigidisco le zampe e le faccio vibrare, roteo a vuoto gli occhi come trottole, drizzo le orecchie come antenne, apro la bocca e sporgo penzoloni la lingua. Eh sì, ammetto che la parte del cane in preda al rigor mortis mi si addice proprio 🙂
E in sala che succede?
Esattamente quello che voglio: i bambini piangono come fontane, le maestre inferocite tuonano locuzioni irripetibili al mago, la padrona sotto shok mi fa il massaggio cardiaco, mentre il “non incravattato” a ore 9 sferra un gancio sinistro allo stregone e quello a ore 12 un gancio destro. Insomma: è l’APOCALISSE!
Ecco Prosdocimi che muore, anzi no!
In teoria io sarei morta, ma in realtà sotto i baffi rido e gongolo talmente divertita che dover resuscitare, benché necessario, mi indispettisce oltremodo. E così riapro prima un occhio e dopo una breve ma calcolata pausa anche l’altro, ritiro la lingua, chiudo la bocca, torno padrona delle gambe ancora tremolanti e con smodata drammaticità mi rialzo in piedi platealmente claudicante.
E cosí, dopo la scontata bagarre finale, la storia si conclude
Tutto è bene ciò che finisce bene, amici, e con la smaterializzazione sventata, posso dirlo a voce alta!
Dov’é Prosdocimi adesso?
Ora sono a casa, a divorare una porzione di “crocchette e cotiche” doppia, indispensabile per recuperare le energie perse nei vari passaggi dal di qua al di là, e viceversa… eh eh!
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Uh uh uh, che ridere, sei proprio un’attrice allora! Brava!
Grazie, eh eh! Crocchette e cotiche a te!
Hai fatto fuori il mago da strapazzo senza tanti xké, cosi’ impara a volerti fare a pezzi!
Esatto, ben gli sta!!! Eheh!
bella mossa, brava, alla fine la parte dell’attrice ha vinto la magia
Hai ragione, caro Roberto: Prosdocimi vince la magia per 1 a 0!!! Eh eh!
Giovanna si é divertita molto e, devo ammetterlo, anch’io; la Superiora, inizialmente contraria alla divulgazione del testo a causa dei non cravattati, alla fine ha deciso che non c’erano contenuti particolarmente osceni e mi ha quindi consentito di stampare il racconto e portarlo a Giovanna e, in fondo, si capiva benissimo che era piaciuto anche a lei perchè rideva sotto i baffi (i baffi della Superiora vibrano sempre quando qualcosa di ‘sconveniente’ la fa ridere). Con questo vi saluto e vi porto i saluti di Giovanna.
Suor Daliso
Mi fa piacere oltremodo annoverare tra le mie fan una Suora Daliso, anzi “Dal Riso” facile… eh eh! Contavo sul divertimento di Giovanna, mia accanitissima e graditissima fan, meno invece su quello della Superiora dai baffi vibranti.
Se ho capito bene, d’ora in poi i miei racconti dovranno ottenere il placet della Superiora prima che Giovanna li legga, giusto? Uhm, allora temo che la mia prossima pubblicazione verrà censurata in un batter d’occhio e per Giovanna la sua lettura diverrà tabù!
Sì, perché, vede Suor Dal Riso, il racconto “Prosdocimi, la gogna e il piumino” non è propriamente osceno ma si sviluppa in un contesto affatto monacale! Sono certa che Giovanna non rinuncerà mai al piacere della sua lettura e che semmai rinuncerà ai “paradise – ticket”, si “svestirà” (eh eh), si farà due risate con me e priverà voi di una sorella smarrita, finita in convento solo per aver aiutato la persona sbagliata mentre era al mercato a caccia di “a-cravattati” doc! Eh eh!
Grattini e cotiche a lei e anche alla Superiora!
Cara Prosdocimi,
ho portato il tuo cortese messaggio a Giovanna e mi appresto subito ad inviarti la sua risposta però, lasciamelo dire: se il mio Credo me lo consentisse, mi sentirei molto offesa nell’ essere definita ‘persona sbagliata’ e Giovanna (che è diventata una cara amica) sta benissimo qui con noi ed ha ritrovato la pace interiore. Con questo ti saluto e ti invio la posta.
P.S. grazie per le cotiche: erano deliziose e la Superiora si sta ancora leccando i baffi!
-Ciao piccola, come va? E la mamma? Qui tutto ok: ho scoperto un mondo nuovo molto diverso da come potessi o si possa immaginare dall’esterno. Suor Daliso si è dimostrata una gran persona (pensa che mi fa avere anche le sigarette e per giunta di contrabbando!) e, quando la Superiora schiaccia un pisolino, ne approfittiamo sempre per fare delle marachelle…. io però poi mi sento in colpa e, quando glielo dico, mi risponde sempre con il suo modo serafico: “Non preoccuparti, Giovanna e ricordati sempre che noi qui siamo in una posizione privilegiata: le altre hanno le suocere e i mariti da tradire mentre noi abbiamo soltanto la Superiora; se fai bene i conti…” ; quindi vedi, piccola cara amica, qui sto benone e, anche tu, non formalizzarti troppo quando parli con lei che io sono pazza ma Suor Daliso… ne sa una più del Diavolo! Con questo ti saluto, ti slappo e ti cotico. Ciao
tua Giovanna –
Carissime Giovanna e Suor Daliso, vi ho risposto nella rubrica La Posta di Prosdocimi, dove vi ho dedicato un’intera pagina.
Crocchette a voi… e alla Superiora, eh eh!