Prosdocimi e il prestidigitatore – 1 parte

Allo spettacolo del prestidigitatore, Prosdocimi rischia la smaterializzazione

"Prosdocimi e il prestidigitatore" breve racconto comico
Un grandioso spettacolo di prestidigitazione sta per iniziare alla palestra della scuola, e io e mamma ci troviamo in coda all’entrata con il biglietto in mano e un centinaio di ragazzini scalmanati sia a destra che a manca.
Riuscirà Prosdocimi a varcare l’ingresso?
Uno zelante bidello mi nega l’accesso indicando con fare spocchioso il cartello “Vietato l’ingresso agli animali”, che per me varrebbe un insperato rientro in casa con agognata pennica sul divano. Interviene però la mia padrona, pontificando che io non sarei un semplice cane bensì risultato di un “esperimento d’inseminazione innaturale in vitro”, e pertanto avente diritto all’ingresso. Grazie alle sue innate capacità persuasive e a un appassionato “mordi e fuggi” nello sgabuzzino, convince il bidello della fondatezza delle sue congetture e ottiene l’accesso.
Nella palestra vige l’anarchia più assoluta. Il frastuono è assordante e il mio spirito di tolleranza pari a zero mi procura strane visioni di bambini imbavagliati e appesi ai lampadari. Seduta vicino a mamma, cerco svago nell’adorazione dei suoi polpacci da sballo, quando le luci si abbassano e il silenzio, finalmente, regna sovrano.
Lo spettacolo comincia e il prestidigitatore, magico artista dall’inseparabile bacchetta nera, incanta grandi e piccini con giochi di carte, cilindri magici, lievitazioni e apparizioni.
Il silenzio regna sovrano e il prestidigitatore incanta tutti… tranne Prosdocimi!
Tutti si divertono tranne me, e sapete perché? Perché ho una strana sensazione di pericolo che sovrasta l’atmosfera goliardica e innocente che riempie la sala.
Il prestidigitatore, infatti, cerca tra i presenti un volontario per il gioco della “smaterializzazione” e fra tanti spettatori – maledizione! – sceglie la sottoscritta, e comincia a fissarmi con ostinazione e preoccupante insistenza.

Prosdocimi e il Prestidigitatore

Secondo voi, posso contare sulla protezione di una mamma snaturata come la mia, tutta indaffarata coi “non incravattati” seduti a ore 9 e a ore 12? Macchè! É del tutto ignara del mago da strapazzo che mi punta la bacchetta contro, e continua giuliva con la sua opera di proselitismo adultero.

 Fine 1^ parte . Per leggere la 2^ e ultima parte clicca qui

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Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...

10 Risposte a “Prosdocimi e il prestidigitatore – 1 parte”

  1. Cara Prosdocimi,
    mentre aspettavo la seconda parte della tua avventura mi è accaduto qualcosa di sconcertante che ha cambiato radicalmente la mia vita:
    mia figlia (7 anni non ancora compiuti) ha preparato le valigie ed ha annunciato con un sorriso serafico a me ed al suo papà che sarebbe partita per un po’ di tempo.
    -‘Ma dove vuoi andare ‘amore cucciolino’, ‘patatino’, ‘pulcino’ di mamma e babbo?’ –
    -‘In Svizzera!’
    -‘In Svizzeraaaaa? Ma guarda che Heidi non vive più la!’-
    -‘Smettete di comportarvi da bambini ed affrontate la realtà: qui non ho nessun futuro e le insegnanti più che ‘maestrine’ sono ‘minestrine’ e per giunta fredde!’-
    -‘…va bene… se è questo che vuoi…’-
    Fatti gli opportuni controlli del caso e con le lacrime agli occhi la lasciammo partire. I primi tempi furono un po’ duri senza la nostra piccolina ma poi ci adeguammo e riprendemmo serenamente la nostra routine quotidiana pre-cucciola (tre x tre volte al dì: prima, dopo e durante i pasti principali e non) finchè non ci giunse a noia e decidemmo di separarci.
    Fu così che mi rimisi in gioco e, tutta ‘linda e pitta, andai al mercato a caccia di ‘a-cravattati’ Doc. …Non ti dico: …. ce l’ ho… ce l’ ho… celo… cielo… mi manca per giusta causa… quando vedo una suorina che trasporta delle sacche pari al doppio del suo peso. Pareva una formichina… faceva tenerezza… fu così che (da buona panelista) cominciai a calcolare i paradise-tiket e mi offrii di aiutarla. Suor Daliso (questo è il suo nome) accettò di buon grado ed iniziammo a conversare amabilmente ed in modo ameno sino a destinazione raggiunta.
    Per farla breve: sono entrata in convento e qui dove sono ora non mi è permesso usare internet se non sotto stretto controllo della Madre Superiora che mi ha tuttavia concesso di leggere e rispondere alle tue e-mail se pure decurtate dalla censura.
    Come avrai capito questa è l’ultima volta che posso scriverti liberamente e la lettura delle tue storie con relativi commenti di risposta dipenderanno esclusivamente dal buon cuore di Suor Daliso e dal dictat della Superiora. D’ ora in poi sarà lei, quell’ angelo dolce, a consegnarmi lo stampato delle tue straordinarie avventure e, sempre tramite lei, ricevarai le mie nuove.
    Comunque qui mi piace molto e ci sono tante cose belle da restaurare… mi mancano solo tre cose…: le altre due sono le sigarette ed il computer
    Ciao e a presto
    Giovanna Von Casta

    1. Cara Giovanna, ho risposto a questo tuo commento nella 2° e ultima parte del racconto “Prosdocimi e il Prestidigitatore” che, come ben sai, trovi subito a seguire!!

  2. Si, ma per favore non lasciarmi troppo tempo con il fiato sospeso e se vedi che divento blu fammi leggere subito la seconda parte!
    Baci, grattini e cotichelle a te, piccola cara Prosdocimi!
    p.s. per favore di a mamma che ho fatto una scoperta sensazionale: la cravatta si può togliere e, se se ne accumulano in discrete quantità, si possono usare per un sacco di cose divertenti!

    1. Non preoccuparti, cara, non farai in tempo a diventare blu, ma tutt’al più un azzurrone bello intenso che va tanto di moda, così farai la tua porca figura.
      Sulle cravatte, beh, dice mamma che le “cose divertenti” con le cravatte le conosce proprio tutte, e tutte finite male: la percentuale dei superstiti è stata pari a 0!
      Se ancora a te non è successo, beh, evidentemente perché a differenza sua non ti sei “lasciata prendere la mano”! Eh eh!!
      Bacioni e cotichelle anche a te!!

        1. Ah sì? Beh, la mia padrona conosce solo “cose divertenti” solo nell’ambito dei festini e non delle “feste” come – appunto – il Carnevale! Ecco perché non aveva capito… eh eh!

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