Prosdocimi e il canaro – 1^ parte

PROSDOCIMI E IL CANARO – 1^ Parte

Prosdocimi viene condotta con l’inganno alla toelettatura. La vendetta è dietro l’angolo! Buon divertimento 🙂

              “Prosdy, amore di mamma, tu sai che ti voglio bene, vero?” Uhm, mi sa che oggi si mette male! Quando mamma si rivolge a me con la vocina da sopranista evirato è solo perché mi vuole fregare.

         206263_166277633529875_1877256318_n[1]   “Sei così bella se non fosse per l’odore che emani! Ti spruzzerei il profumo di mughetto ma l’ho finito, che peccato!”. Peccato per chi, scusa? Non di certo per me, così a mio agio nel mio Eau de Cagne. “Sai che facciamo? Lo andiamo a comprare!”.

         Io la mia vecchia proprio non la capisco: perché dovrei accompagnarla a comprare un profumo di cui non m’importa un fico secco? Non ho mica bisogno d’impomatarmi come lei, sempre in attesa dello sventurato di turno con cui consumare i suoi affari adulterini. Che ci andasse da sola, uffa 🙂

       “Andiamo amore e non te ne pentirai!”. M’infila la pettorina con l’aria di chi vuole assolutamente convincermi della bontà delle sue azioni. Sfodera il sorriso di circostanza e io le sorrido di rimando, affatto persuasa ma rassegnata al mio destino… almeno per il momento.

        Immagine-72-586x420[1]Salgo sul sedile posteriore della macchina e comincio ad abbaiare come una forsennata per dar fastidio a chiunque si avvicini all’abitacolo, sia esso uomo donna o bambino. Sapeste quanto mi diverte vedere mamma gridare esasperata: “Ma insomma, Prosdy, smettila, sto impazzendo!” 🙂

           Stranamente, però. stavolta non dice niente. Io continuo col mio concerto e lei fa orecchie da mercante: oh mio Dio, per caso il mio abbaiare l’ha resa sorda? Comincio a temere di sì e la cosa mi mortifica assai: come ho potuto fare questo alla mia mamma, ingrata e tapina che non sono altro?

         Sto per mettermi a piangere dalla prostrazione ma appena vedo dove mi porta, capisco che il suo è un agguato in piena regola: lei è il gancio, io la preda e il predatore è lì a portata di mano e si chiama “IL CANARO toelettatura”.

  Parcheggia la macchina occupando come al solito quattro posti, esce dall’auto e mi tira al guinzaglio per condurmi fuori dall’abitacolo “Andiamo a farci belle, amore”.

Arrabbiatissima, Prosdocimi è condotta a forza dal Canaro Toelettatura. Come si vendicherà?

    Ho tre considerazioni da fare: 1) non sopporto il sarcasmo del “pluralia majestatis”; 2) ero bella a casa, non capisco perché non debba esserlo più dopo 15 minuti; 3) alla prima occasione mi vendicherò, eccome.

      Al suo invito a uscire dall’auto metto in atto disperati tentativi per sfuggire al mio destino: faccio zigzag nell’abitacolo per disorientarla poi divento piccola piccola e mi nascondo sotto il tappeto del sedile. Macché, mi ritrova in un battibaleno 🙂

     Non demordo e attuo la strategia di riserva, e così salto dietro il portabagagli e acquattata vicino alla ruota di scorta aspetto il momento opportuno per scattare sul sedile anteriore e infilarmi dentro il cruscotto. Tutto inutile, dannazione: mi prende per il guinzaglio, mi abbraccia con forza e fa “Andiamo, amore” e mi sbaciucchia l’orecchio. Se non la smette con le sdolcinatezze, l’orecchio glielo stacco io a questa Giuda!

    2513_164700830354222_1145158507_n[1]  A fatica mi conduce all’interno del locale. L’arredamento è semplice e allegro, gli scaffali colmi di pettorine colorate e vestitini, collari variopinti, crocchette e biscotti per pelosoni di ogni taglia. Di fronte al salottino, separato dal resto, c’è un ampio locale attrezzato per la toelettatura. Andrea ci accoglie con un gran sorriso e, abituato com’è alle mie sceneggiate, mi prende in braccio e mi fa “Vieni con me, Prosdocimi, che ora ti faccio bella”.

     Potrei sapere chi diavolo ha deciso che devo essere bella per forza? E se volessi essere brutta ma lasciata in pace? Non conta niente la mia opinione? E’ un’ingiustizia, un sopruso nei miei confronti, un’onta da lavare col sangue… no, no!

Bene, caro Prosdo amico, se vuoi leggere la 2^ e ultima parte di questo racconto, clicca qui e buona lettura 🙂

Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...

12 Risposte a “Prosdocimi e il canaro – 1^ parte”

  1. Ma esattamente perché non ti piacciono le abluzioni? Cosa ti spaventa?Hai mai pensato di usare uno shampoo a secco di quelli in polvere?
    Non vedo l’ora di sapere come hai risolto la questione questa volta!

    Slappini e cotiche

    1. Caro Gabriele, la questione non l’ho mica risolta io! Ci ha pensato mamma: lei usa tutti i tipi di shampoo, a secco e in polvere: li adora, prima durante e dopo le abluzioni! Ah ah!
      Crocchette e cotiche a te!!!

  2. sono d’accorso con te, potrebbe farti un bel bagnetto la tua padrona nella vasca di casa senza dover per forza andare dai “tolettatori”, ma per caso lei si fa lavare da sconosciuti? Pensandoci bene e conoscendola forse sì 😀

  3. Cara Prosdocimi,
    visto la confidenza che (credo) ormai si è instaurata fra noi mi permetto di consigliarti una piccola strategia: quando tentano di agguantarti per il bagnetto tu prova a “sganciare” uno dei tuoi proverbiali refusi o, se ti senti proprio in vena, puoi azzardare anche un anacoluto (previo pasto esotico): vedrai che ti lasceranno in pace!
    Con affetto e stima
    Re Fuso

    1. Caro Re Fuso, ti ringrazio di cuore per il tuo accorato appello che però giunge tardivo… e venerdì prossimo, quando pubblicherò la seconda parte del racconto, scoprirai perché! Eh eh!
      Con affetto e stima anche a te, insieme a crocchette e cotiche, dalla tua Prosdocimi.

  4. Per ciò che tu maggiormente desideri: lo sai che ti adora e sarebbe disposta a qualunque sacrificio (ammesso che si possa definire così) pur di compiacerti!

    Slappini e crocchette!!!

    1. Cara Suor Daliso, vedo già abbastanza sacrifici in casa: quelli umani che mamma perpetra ai danni dei malcapitati di turno!
      Pertanto, non potrei mai chiedere a Giovanna, mia fan n.1, di farne di ulteriori: c’è già qualcuno che ne abusa! Eh eh!
      Slappini e cotichelle a voi e al convento!

      1. Allora vuoi che sia lei a farti lo shampoo? Sicuramente non ha la professionalità del “canaro” ma sono convinta che vi divertireste moltissimo! Si, però poi starebbe a me pulire e rimediare ai vostri guai… ripensandoci hai (come sempre) ragione: meglio rimanere brutta ma lasciata in pace (ma tu non sarai mai brutta comunque!).
        Slappini e cotichelle

        1. Ah, cara Suor Daliso, che bello avere qualcuno dalla propria parte! Ma non preoccuparti, cara, appena leggerai la seconda parte del racconto col Canaro, capirai che conviene SEMPRE lasciare Prosdocimi in pace… bella o brutta che sia! Eh eh!
          Slappini e cotichelle a te e al convento!

  5. Suor Daliso carissima… Giovanna si offre volontaria per cosa? Per fare la festa a me o a Andrea e Giovanni? Eh eheh!
    Slappini e cotichelle!!!

  6. E su, piccola cara, con Andrea e Giovanni che si prendono cura di te dovrebbe essere una festa e non un dramma! Comunque, se la cosa ti può interessare, Giovanna si offre volontaria….

    Slappini e crocchette

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