PROSD HORROR – La valigia, micro racconto fantasy

Benvenuto all’appuntamento coi micro racconti fantasy horror! Quello di oggi si intitola LA VALIGIA: te lo favorisco senza indugio augurandoti buona lettura 😱

La valigia - breve racconto horror

Posso aiutarla?” Chiese un giovanotto.  “No – rispose Emilia – ce la faccio da sola!” E senza ringraziare continuò per la sua strada.

La valigia era pesante, i passaggi frequenti dal braccio sinistro al destro e viceversa ne erano prova, ma lei la teneva ben stretta, come un tesoro prezioso, decisa a non mollarla a nessuno neanche per un attimo.

Salì sul treno col suo carico e si sistemo’ in uno scompartimento che ben presto si riempi’ di gente.

Al suo fianco sedette una donna che tentò l’approccio “Io vado a Roma. E lei?”, chiese. “Io a Reggio Calabria“, rispose Emilia secca, voltandosi subito dall’altra parte. Doveva essere chiaro a tutti che non voleva seccature, e infatti nessuno più le rivolse la parola.

Il viaggio durò tutta la notte ma lei non chiuse occhio, attenta a che nessuno toccasse la sua preziosa Samsonite, diligentemente sistemata nello spazio apposito sopra la testa, e mai si allontanò da lì,  neanche per andare in bagno o a sgranchirsi le gambe.

Arrivò a Reggio Calabria al mattino, distrutta e stanchissima ma soddisfatta: presto avrebbe riportato la valigia a casa e sistemato il contenuto in camera, sopra il letto! “Ci sono legami indissolubili che non si rompono mai – pensò – e a nulla serve fuggire: ogni cosa prima o poi torna al suo posto“.

Pensava questo Emilia camminando, e per l’ennesima volta passò la Samsonite da un braccio all’altro. Fu proprio durante uno di questi passaggi che un ragazzo su una motocicletta le si affiancò strappandole il prezioso carico di mano. A nulla valsero le sue grida disperate, così come inutile fu il tentativo di inseguire il ladruncolo per qualche metro: la valigia le era stata portata via, per sempre!

Emilia non poté far altro che gettarsi a terra e abbandonarsi a un pianto disperato senza fine, mentre il ladruncolo, giunto nella sua tana e aperta la Samsonite, guardava inorridito il bottino guadagnato: il corpo di un uomo fatto a pezzi.

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Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...

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