Prosdocimi, Vittoria e il conte – 2^ parte

PROSDOCIMI, VITTORIA E IL CONTE – 2^ Parte

Prosdocimi  è da Vittoria e deve vedersela col Conte. Se vuoi leggere la 1^ parte CLICCA QUI e buona lettura ♥

Breve Racconto Comico #IlBlogDiProsdocimi

         Nella pace di questo idilliaco quadretto spuntano due cerchi inquietanti che se prima erano ben celati dal marasma di carte e cartoni ora si rivelano arcani e sospetti avanti a me.

         Focalizzo l’immagine e mi avvedo che sono due occhioni torvi, mi fissano e promettono guerra cruenta all’ultimo sangue: è Conte Vlad, il gatto Maine Coon di 12 chili che Vittoria aveva garantito essere sparito da giorni e che si avvicina minacciosamente, indeciso su quale arto staccarmi per primo.

        Cosa posso fare per riportare la pelle sana e salva a casa? Come posso competere con un energumeno simile? E’ forse giunta la fine per me proprio oggi, qui, in questa magione inoffensiva e allegra dispensatrice di giochi infantili?

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          E’ difficile mantenere la lucidità quando si è in preda al panico: la paura ti permea il cervello, non ti permette di riflettere e può farti compiere azioni assolutamente ingiustificate e prive di senso… proprio come è successo a me.

Cosa farà Prosdocimi per salvare la pelle?

         Completamente paralizzata dal terrore cosa mi viene in mente di fare? Di muovere l’unico muscolo che riesco ancora a governare, cioè la lingua, verso le gambe di Vittoria… improvvisamente e senza un perché, con fare incalzante e isterico sì da spaventarla.

      Colta di sorpresa, Vittoria sferra un calcio possente sotto il tavolo e colpisce Conte Vlad che stizzito per una pedata che lo ferisce più che altro nell’orgoglio, sgattaiola miagolando sotto il tavolo, portando con sé l’intento bellico che l’animava… e lasciando me gongolare per lo scampato pericolo.

Prosdocimi, Vittoria e il Conte - racconto comico

          Accortasi del fortuito accidente, Vittoria corre subito alla ricerca dell’adorato Vlad e dopo venti minuti lo trova aggrappato alla pignata pendente dal lampadario, precisamente sulle ali retrattili del Grande Mazinga, e costatatane l’incolumità, lo riempie di coccole ed effusioni sdolcinate.

           Immaginate lo sguardo torvo e frustrato con cui il gattone mi fissa mentre fa le fusa tra le braccia padronali? Sì, vero? Bene, così mi risparmiate la fatica di descriverlo, visto che ho fretta: una mega porzione di crocchette e cotiche offertami da Vittoria è pronta dentro la ciotola… del Conte Vlad, eh eh!

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Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...

16 Risposte a “Prosdocimi, Vittoria e il conte – 2^ parte”

    1. A parte tentare di far sorridere la gente? Fammi pensare… uhm, direi proprio di no!!! Ah ah!!
      Grazie per la lettura e per il messaggio!

    2. Cara Prosdocimi
      sono un antennista molto apprezzato dalle clienti e m’interesserebbe sapere l’indirizzo della tua padrona, sono curioso di vedere i suoi polpacci da sballo e..non solo.
      Grazie per la risposta

      Tarzan, l’antennista da urlo

      P.S. Non ti meravigliare se ho le gambe rasate, la Domenica faccio il ciclista e ho dovuto farlo, ma non per questo mi chiamano Pupa, anzi continuano a chiamarmi Pupooone

      1. Caro Tarzan,
        per leggere la risposta al tuo quesito non devi far altro che andare sul mio blog e leggere “La posta di Prosdocimi – Tarzan”, pubblicata poco fa, tutta per te!
        Bacioni e cotiche!

    1. Credo che stia ancora lì, appeso al soffitto… col gatto che non si vuole staccare dalle sue ali retrattili in quanto innamoratosi della pignata… mah, vai a capirli, questi felini! Ah ah!
      Grazie del commento.

    1. Puoi dirlo forte, caro amico! E così anche la prossima volta, e la prossima ancora e ancora… eh eh!

  1. Hihihihi…. Pros…hihohihi..him…. ham, mh…Prosdocihihihihihihi…. Prosdocimi, sei uno spasso!!!!
    Sai? Una volta anch’ io ho avuto una disavventura con un Conte…. ah… se solo avessi un sedicesimo della tua intelligenza canina e della tua presenza di spirito…..
    Grattini e cotiche a te, mia paladina
    p.s.- in un certo senso mi hai vendicata!

    1. Oltre che cinica, crapulona e rinnegata sono anche curiosa, sai? Mi devi assolutamente raccontare questo episodio col Conte, e visto che ti ho vendicata, come minimo me lo devi, non credi? Eh eh!
      Sono felice che ti sia divertita con la lettura, e sappi che è nulla in confronto a “La guerra di Prosdocimi” che verrà pubblicato questo fine settimana: preparati, amica mia, perché potresti anche sentirti male dal gran ridere e citarmi per danni, e io ti risarcirei con la mia ciotola… vuota! Ah ah!
      Bacioni, grattini e cotiche anche a te, cara!

      1. Ohh… piccola cara… non ti citerei mai per danni! Devi sapere che incomincio a provare per te ciò che tu provi per i polpacci da sballo. Per quanto riguarda la storia del Conte… beh…. preferirei raccontartela in privata sede (è una cosa un po’ delicata) se per te va bene.
        Cotiche e grattini a te, dolcissima Prosdocimi! Ciao

        1. Ah, e così ti vai impelagando in storie delicate e pubblicamente irripetibili, tenendomi all’oscuro? Ti sembra questo il modo di trattare la tua Paladina, verso la quale dici di provare tanta ammirazione quanto la sottoscritta per i polpacci da sballo padronali? Andiamo bene! Ma almeno mi puoi dire se il tipo è incravattato? O non puoi dirmi neanche questo, lasciando insoddisfatta la curiosità di mamma? Eh eh!

          1. Era un ‘falso incravattato’: normalmente usava l’ odioso accessorio solo per lavoro (poche ore al giorno ad alto rendimento), il resto del tempo indossava indumenti sportivi (compresa la divisa da basket o il completo da motocicletta) ma per la maggior parte del tempo era in costume adamitico e, ho scoperto più tardi, non solo con me (:@:)! Cosa vuoi farci? A me i Conti non tornano mai….

          2. Urca! Per la legge dell’esclusione, un ‘falso incravattato’ è un ‘vero non -incravattato’, pertanto giusto giusto per mamma! Peccato che non si siano conosciuti, altrimenti avrebbe provveduto lei a convincerlo che indossare il costume adamitico la maggior parte del tempo può essere stressante oltremodo, tanto da fargli rimpiangere la cravatta e la divisa da basket! A pensarci bene, a ‘Conti’ fatti, sarebbe stata la mamma a vendicarti, eccome! Eh eh!

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