Fare scarabocchi rende più felici: questo dicono gli ultimi studi

Fare scarabocchi è divertente e rilassa. Ecco perché è un’attività prevalentemente destinata ai bambini. Una ricerca, però, asserisce che anche i grandi dovrebbero praticarla per essere più felici

Fare scarabocchi rende più felici: questo dicono gli ultimi studi
Fare scarabocchi rende più felici: questo dicono gli ultimi studi

Quando eravamo piccoli facevamo spesso scarabocchi sui fogli, un po’ ovunque e con qualunque penna, dando vita a piccoli capolavori esenti da giudizi estetici. Crescendo, però, abbiamo abbandonato questo piacevole passatempo, adducendo una sorta di incompatibilità o inappropriatezza con l’età che avanza.

Una recente ricerca, però, sostiene l’esatto contrario: riprendere a scarabocchiare sui fogli, proprio come facevamo da piccoli, abbassa lo stress ed è gratificante per tutti, regalando benessere e sensazioni piacevoli.

La rivoluzionaria conclusione è frutto di uno studio svolto su 26 volontari cui è stato chiesto di indossare in testa una fascia con diversi sensori e di svolgere tre differenti attività: scarabocchiare, disegnare e colorare. Ebbene, lo strumento posto sul loro capo ha rivelato che queste attività, soprattutto quella dello scarabocchiare, comportano un maggiore flusso sanguigno lungo la corteccia prefrontale, ovvero quella regione del cervello da cui dipendono pensieri, gratificazione, azioni e sentimenti. E non è tutto, perché al termine dell’esperimento i partecipanti hanno dichiarato di sentirsi meglio e più creativi.

Sembra esserci un piacere intrinseco nello svolgere attività artistiche, indipendentemente dal risultato ottenuto” ha concluso Girija Kaimal, la ricercatrice che ha condotto lo studio “Tutti abbiamo fatto scarabocchi e potremmo rivalutarli come una piacevole attività davvero democratica, indipendente dall’abilità e libera da ogni giudizio“.

Liberare il Peter Pan che è in noi, dunque, giova alla salute 🙂

Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...

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