Insieme al bagaglio a mano, la compagnia di bandiera dell’Uzbekistan ha deciso di pesare anche i passeggeri per “conformarsi alle norme internazionali in vigore” si legge in un comunicato diffuso dallo stesso vettore
La procedura sarà la stessa seguita per le valigie e identica a quella che ogni mattina pratichiamo privatamente nei nostri bagni, a differenza che il dato apparirà sul display a disposizione dei funzionari della Uzbekistan e dei curiosi che riusciranno a leggere la cifra, in barba alla riservatezza con cui di solito proteggiamo un dato sensibile come il nostro peso.
“Siamo obbligati a farlo per le regole imposte dalle autorità aeronautiche” ha spiegato il vettore, senza precisare se verrà applicata una tariffa extra a chi supera i limiti consentiti.
L’idea in realtà solletica i vettori già da un po’. A fine 2012, infatti, per contrastare l’alto tasso di obesità nel Paese, la compagnia Samoa Air aveva annunciato l’introduzione di un sovrapprezzo a seconda del peso dei passeggeri, per non parlare di alcune aerolinee americane che obbligano ad acquistare un secondo biglietto quei viaggiatori che non riescono ad allacciare la cintura di sicurezza senza un’estensione.
Anche in Uzbekistan il numero dei cittadini fuori forma è in continua crescita (sono ormai il 40% degli ultraventenni) e l’iniziativa deriverebbe quindi dall’esigenza di non sovraccaricare i jet controllando la stazza dei viaggiatori al decollo, non certo per uniformarsi a normative che la stessa Iata – Associazione Internazionale per il Trasporto Aereo – ha smentito.
Fonte: Repubblica.it
Tutti a dieta 🙂 🙂
Beh, sarebbe un pretesto in più per tenersi in forma 🙂 🙂 🙂
Ah, questa poi!
Eh già, cara Myriam!! 🙂