Banana con buccia commestibile in arrivo dal Giappone

Banana con buccia commestibile in arrivo dal Giappone

Banana con buccia commestibile in arrivo dal Giappone
Banana con buccia commestibile dal Giappone, buona ma cara!

Realizzato grazie a una tecnica di congelamento preventivo un frutto che ne rende l’esterno morbidissimo (e molto zuccherino). Ma è ancora un’esclusiva per pochi.

Di norma i banani crescono a temperature di circa 27 °C. Tuttavia, c’è un’azienda del sud del Giappone sta andando decisamente controcorrente. Si tratta della D&T Farms, nella prefettura di Okayama, che tiene le piante congelate a -60 °C per poi ripiantarle in ambienti a 27 °C, dove a quel punto crescono molto rapidamente. Accade che lo sbalzo di temperatura e la crescita veloce producono una banana con buccia morbida, sottile e dolce che non matura interamente, ed è pertanto piacevole da mangiare insieme alla parte regolare del frutto.

Maschera alla banana per la tua bellezza

Denominata “freeze thaw awakening” (che in italiano sarebbe “congelare, scongelare, risvegliare”), questa tecnica produce una varietà di banana detta Mongee, al momento disponibile solo in una rete regionale di negozi ad Okayama, al prezzo astronomico di 6 dollari (4,8 euro) a banana. Allo stato questi frutti hanno una disponibilità ancora limitata, ma l’azienda intende espandersi: attualmente il Giappone, come molti Paesi nel mondo, importa il 99% delle banane che consuma.

La D &T ha comunicato che Mongee è coltivata senza pesticidi e che rispetto alle banane tradizionali apporta alcuni nutrienti extra come il triptofano, vitamina B6, magnesio, zinco e molto zucchero. Più piccolo di quelli comuni, questo rivoluzionario frutto contiene 24,8 grammi di zucchero, contro i 18 grammi della media. Chi ha assaggiato la banana con la buccia sostiene che ha un sapore marcatamente tropicale che ricorda quello dell’ananas.

Gioco – Quiz con la frutta tutto da ridere 😁😁

Da Focus

Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *