Al mare coi bambini: caos, grida e schiamazzi fastidiosi. Come far convivere le esigenze dei grandi con quelle dei piccoli?
La pilloline che vi propongo oggi sta a cuore a chiunque vada in spiaggia per trascorrere serenamente qualche ora a leggere un libro o un giornale in santa pace. Perché – direte voi – qual è il problema?
La risposta non è “qual” è il problema bensì “chi” è il problema, anzi “chi sono” i problemi: i ragazzini scalmanati che nessuno riesce a controllare.
Parliamoci chiaro, le donne che vanno in spiaggia insieme ai figlioli hanno un compito ingrato perché devono accudire bambini appena usciti dalle scuole e bisognosi di sfogarsi e giocare, come naturale alla loro età.
Il problema è conciliare le loro esigenze con quelle di adulti che al contrario vorrebbero trascorrere ore di relax in silenzio. Pretendere la quiete totale in spiaggia è impossibile, ma risolvere la cosa con un po’ di buonsenso sì!
I genitori devono avere l’accortezza di star vicino ai pargoli sul bagnasciuga, al duplice scopo di sorvegliarli e richiamarli senza strillare, come purtroppo succede troppe volte, col risultato che i figli fanno finta di non sentire portando all’esasperazione gli altri.
Lancio un appello a tutti: a chi pretenderebbe il silenzio assoluto laddove non è possibile per ovvi motivi, chiedo meno intransigenza, e a tutte le mamme più attenzione nel rendere il soggiorno in spiaggia piacevole per grandi e piccini.
Dunque, mamme care adorate e lavoratrici infaticabili, stare coi figli significa giocare con loro anche al mare e non strillare a pieni polmoni: si diventa paonazze, fa male alla gola e alla pressione. Non dimenticate, infine, che sul bagnasciuga potete chiacchierare con altre mamme, scambiare idee su attività e giochi e, ciliegina sulla torta, prendere più aria e abbronzarvi meglio, tiè!
Tolleranza, senso civico e buona volontà sono gli ingredienti necessari per una buona e civile convivenza d’accordo?
Un abbraccio da Prosdocimi ♥