Nascono pietre e diventano animali: sono le meravigliose opere di Akie Nakata, artista giapponese che sta letteralmente spopolando su Instagram
Sassi così piccoli da stare nel palmo di una mano si trasformano in dettagliati animaletti di ogni specie. E’ questa l’opera di Akie Nakata, artista giapponese che realizza su pietra deliziosi dipinti in acrilico di mici, gufi, criceti, opossum, conigli e ippopotami. E’ dal 2011 che si dedica a questa disciplina, tanto bizzarra e affascinante da attirare l’attenzione di migliaia di follower su Instagram.
“Io voglio dipingere la vita, lo spirito vitale che sento provenire dalla pietra” dice l’originale artista che, guidata dalla natura stessa, attribuisce a ciascun sasso una simbologia tutt’altro che arbitraria, dando vita così a minuscoli e preziosissimi capolavori.
Genesi del processo creativo
Come racconta a Bored Panda, per Nakata ogni pietra è molto più di una materia naturale o di una tela non convenzionale, e addirittura è in possesso di spirito vitale: “Tra tutte le numerose pietre che ci sono in riva a un fiume, una in particolare, che assomiglia a un animale, attira il mio sguardo” – dice “Non sono io che trovo lei ma è piuttosto lei a trovare me. Le pietre hanno intenzioni proprie e io considero i nostri incontri come il segnale tramite cui mi danno l’ok per dipingere su di loro quello che vedo“. Il rispetto nei confronti di questi elementi naturali è tale che “io non lavoro mai le pietre e non taglio mai un angolo per alterarne la forma“.
Se sovente incarnano la nostra concezione di non vita e immobilismo, le pietre per Akie hanno invece un valore inestimabile. A tal proposito afferma: “Quando penso ai secoli che ci sono voluti a una pietra per trasformarsi da enorme macigno di una montagna alla misura e alla forma che ha oggi, entrando nel palmo della mia mano, percepisco la storia della terra di cui la stessa è stata silenziosa testimone dello scorrere dei millenni e anche la storia che contiene all’interno. Sento il soffio della vita dentro le pietre e talvolta parlo con loro mentre le dipingo“.
Fonte vegolosi