LE AVVENTURE DI PROSDOCIMI – Prosdocimi va al mercato

Prosdocimi va al mercato con la padrona e deve vedersela con Svetonia, la pettegola del paese 🙂 🙂 

Le Avventure di Prosdocimi EBook Comico

        E’ giorno di mercato e come di consueto si va per bancarelle a caccia grossa: io degli avanzi di porchetta e la padrona degli ambulanti che per il loro status di “non incravattati suscitano il suo interesse a priori. La gonna succinta che indossa sembra strillare “Passa da me, orario ufficio di mio marito” e mi consente un’ampia visuale dei suoi polpacci da sballo.

      La prima tappa è dal fruttivendolo dove tra sorrisi e messaggi subliminali si concretizza la fase del corteggiamento. Lei fa la smorfiosa e lui il cascamorto con l’aria del broccolo andato a male, in perfetta assonanza con le verdure esposte.

      Siamo al momento clou: lo scambio del numero telefonico, prodromico del fedifrago incontro clandestino e latore di orge tanto sfrenate da declassare il marchese De Sade a un volgare pivellino del sesso.

         L’affare sta per concludersi quando alle spalle avverto una presenza che il mio fiuto cataloga oscura e pericolosa. Mi volto e scopro chi cerca d’impicciarsi: urca, è Svetonia, la prima pettegola della città.

        Occhio lungo e orecchio fino, Svetonia sa tutto di tutti e ha una lingua talmente velenosa e biforcuta da battere per k.o. tecnico la perpetua di Don Abbondio al primo match.

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      Devo assolutamente fare qualcosa per evitare che la megera origli più del dovuto, o i trastulli della padrona diverranno di dominio pubblico. Dovrei affondarle i canini nelle putride carni ma benché allettante, l’idea va scartata immantinente: so che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, e il morso di una vipera è una prospettiva che non mi diverte affatto.

     Svetonia si avvicina pericolosamente alle spalle della padrona, collo allungato e orecchio teso avanza col piede… e finalmente ho chiaro quello che devo fare. Potrebbe essere un doloroso sacrificio per me, ma non posso perdere l’occasione per salvare la reputazione della mia padrona sanguigna.  

    Con l’aria da agnello votato al martirio calcolo bene le distanze dal piede di Svetonia che, ignara di tutto, nel suo lento avanzare tocca la mia zampetta. Provo soltanto un accenno di dolore eppure riesco a emettere il più isterico, esagerato e teatrale strillo della storia canina, realizzando ben tre obiettivi: interrompere la tresca in fieri, attirare l’attenzione della padrona salvandone l’onore e far sentire in colpa la megera.

      So che la mia impeccabile performance meriterebbe la candidatura all’Oscar come migliore attrice protagonista, ma non nutro sogni di gloria, mi accontento di un bel pasticcio di crocchette e cotiche da gustare in compagnia degli inconfondibili schiamazzi provenienti dalla camera 🙂 

Ti sei divertito col mio racconto?

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Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...