Librottiglia, la bottiglia di vino col racconto sull’etichetta

       Da un’idea dell’agenzia Reverse Innovation e dell’azienda vinicola Matteo Correggia arriva Librottiglia, la bottiglia di vino col racconto stampato sull’etichetta, come un libricino da sfogliare

Librottiglia, la bottiglia di vino col racconto sull'etichetta
Librottiglia, la bottiglia di vino col racconto sull’etichetta

     Più piccola del normale (375 ml), Librottiglia ha la capacità di appena due bicchieri di vino e grazie al racconto stampato sull’etichetta regala appagamento sia al corpo che allo spirito. Tre gli scrittori coinvolti nel progetto: Patrizia Laquidara, autrice della favola ‘La rana nella pancia’ abbinata al vino rosso Anthos; Regina Nadaes Marques col racconto ‘Ti amo, dimenticami’ del nebbiolo rosso rubino del Roero, e Danilo Zanelli, giornalista, autore di ‘L’omicidio’, abbinato al bianco Roero Arneis.

“Librottiglia nasce dall’unione di 2 piaceri comuni” dice la Reverse Innovation

       A proposito dell’insolito progetto ‘lettura -vino’, Mirco Onesti, Direttore creativo di ‘Reverse Innovation‘ dichiara:

        L’innovazione è nel DNA della nostra agenzia e, come le idee più semplici, Librottiglia nasce dall’osservazione e dall’unione di due piaceri comuni a molte persone. Abbiamo assistito negli ultimi anni a un considerevole aumento di interesse per le piccole porzioni, così come per i prodotti da collezione. È bastato uno sguardo più attento a questi due settori per capire che c’era spazio per un prodotto semplice e innovativo al contempo.

       I diversi generi letterari sono perfettamente associati alle caratteristiche del vino, per un’esperienza sensoriale completa, foriera di sensazioni inebrianti, sia nel corpo che nella mente, sorseggiando due calici di vino.

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Librottiglia, la bottiglia di vino col racconto sull'etichetta

Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...

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