LE PILLOLE DELLA PADRONA: “Gli amanti”, breve racconto sentimentale

GLI AMANTI – Breve Racconto Sentimentale

             Entrò di corsa nella hall dell’albergo e alla reception si fece consegnare le chiavi della stanza. Si avviò decisa alla 120 ma non fece in tempo a bussare: qualcuno la aspettava in camera e sentiti i passi sul corridoio aprì la porta strattonandola all’interno.

                Lei non protestò, anzi, si sentì gratificata da tanta risolutezza: era proprio quello che voleva, tanto che lo attirò decisa a sé e gli stampò un bacio appassionato sulla bocca. Posò le mani prima sui bei capelli brizzolati poi sulle spalle un po’ ricurve e infine sulla patta dei pantaloni. Toccò e intuì che poteva slacciare la cinta e aprire la zip. Lo fece e subito cominciò ad ansimare: il piacere era lì, pronto a offrire l’estasi che fa urlare.

GLI AMANTI - Breve Racconto Sentimentale
GLI AMANTI – Breve Racconto Sentimentale

 Sopraffatto dall’eccitazione l’uomo le tolse con foga il giaccone, le strappò di dosso la camicetta poi la gonna e infine le sfilò l’intimo lasciandola soltanto con le autoreggenti nere addosso “Queste non le tolgo: mi piace il contatto delle tue calze sul mio corpo” disse con voce roca. “Sì – rispose lei – non perdiamo tempo!”. Lui la strinse forte in vita e sospirò “Non vedevo l’ora…!”. “Oh caro, a chi lo dici! Erano secoli che sognavo questo momento!”. “Soli, sì”.

           Mossi da una passione irrefrenabile che aspettava solo di esplodere, a lungo i due si abbandonarono ai piaceri della carne dimentichi del tempo che scorreva tiranno.

              Trascorsero alcune ore quando lei non ancora sazia si posò sopra di lui cavalcioni, accarezzò la pancia leggermente pronunciata, baciò i capezzoli e il tappeto villoso del petto. Lui la lasciò fare mentre la osservava come fosse la prima volta, finché disse a voce bassa “Sono secoli che non gioco con le tue maniglie dell’amore… che ne dici?”.

                Lei era pronta a dire sì quando gli occhi le caddero sulla sveglia sopra il comodino. “Mio Dio – esclamò stridula – è tardissimo! Oh mio Dio, il tempo è volato!” e in meno di un minuto si era alzata dal letto e rivestita alla meno peggio. “Non ti preoccupare… – bofonchiò lui – vedrai che faremo in tempo!”.

               Lei si stava infilando le scarpe e contemporaneamente il giaccone quando disse ansiosa “Vai a riprendere tu Mariolino da scuola?”. “Ma certo – si sentì rispondere – non è distante da qui e ce la farò senz’altro!”.

                   “Bene – disse lei – io vado a prendere Riccardo in piscina e passo a comprare il pane”. Lui rispose: “Ok. Visto che ci sei, prendi anche il latte che è finito!”.

            “Hai ragione, dimenticavo il latte! – fece lei in leggera apprensione – Ah, passi tu in farmacia a prendere le medicine per tua madre?”. “Certo – rispose l’altro – tanto è a casa nostra vero?”.

                  “Naturalmente! – rispose lei – sta facendo da baby sitter a Pinuccia, altrimenti come facevo a raggiungerti qui?”. Lo abbracciò con trasporto e chiosò “Ma tu guarda cosa dobbiamo fare per stare in intimità”! Risero entrambi, si baciarono e si diedero appuntamento a casa.

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Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...

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