Le Avventure di Prosdocimi – 16^ Episodio

PROSDOCIMI E MERCATOPOLI

La nostra cagnolina Prosdocimi va con la mamma a fare acquisti da Mercatopoli dove deve vedersela con un abito da sposa…

       In questi giorni mamma non sembra  la stessa e si comporta in modo strano: ha l’aria assorta, ha buttato il frustino e rinviato l’orgia prevista per oggi. E’ impazzita? No, sta attraversando il periodo romantico annuale: quanto basta per ricaricare le batterie e ricominciare daccapo.

       E’ in questi momenti che ama fare acquisti al Mercatopoli, il negozio dell’usato di Alba Adriatica che con la sua magica atmosfera vintage sembra aver fermato il tempo.

     167548_186751861353121_645464_n[1]  Mercatopoli è una grande struttura a due piani con varie sale e un’infinità di articoli: elettrodomestici, casalinghi, mobili, lampadari, abbigliamento, quadri, impianti HI FI, libri, vinili, oggetti da collezione e mille altre cose all’insegna dell’usato e del risparmio.

        Appena arrivata, mamma si fionda nella zona dedicata alla musica dove fra batterie chitarre spartiti e libri scova il contenitore dei 33 giri, dal jazz alla musica Disco anni ’80. Sorride nostalgica ripensando alle feste in cantina, quando al ritmo di “Grease” il divertimento era assicurato discodisco[1] nelle tre fasi della caccia: 1) “You’re The One That I Want” per avvistamento e punta, 2) “Sandy” per l’adescamento e 3) “Hopelessly Devoted To You per l’abbattimento!

       Anche la zona abbigliamento è ampia e ben fornita, e proprio qui si svolge la storia che vengo a raccontarvi. Una bella donna bionda, appariscente e con le curve piacevolmente abbondanti entra in camerino a provare un magnifico abito da sposa in pizzo di taglia piccola e visibilmente inadatta a contenere il suo fisico mediterraneo.

   66648941_1-Foto-di-stupendo-abito-da-sposa-nuovo[1]    A un certo punto sento uno straaap, furtivo ma inequivocabile, provenire dal cabinotto, e dopo un po’ vedo la donna che con fare indifferente rimette a posto l’abito.

       Mamma è troppo assorta ad ascoltare la musica ambient di sottofondo per accorgersi di quel rumorino subdolo, ma una volta nella zona abbigliamento, non può non notare lo strappo vistoso che deturpa il corpetto dell’abito matrimoniale.

       Allertata, la titolare tutta pepe dell’esercizio – di nome Vanny – si precipita a verificare il danno e, costatatane la gravità, si guarda intorno a caccia dell’autrice sacrilega.

             Grazie alla buona stella che anche stavolta ci mette lo zampino, noto che sul collo dell’abito un pendente si è incastrato. Inizio così a giocherellarci col naso a destra e a sinistra finché Vanny non se ne accorge e fa Questo è l’orecchino di piume e perline della nostra collezione “fai da te” acquistato da quella signora bionda lì! “, e una volta raggiunta, le mostra lo strappo sull’abito con l’orecchino incastrato.

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       A questo punto la donna comincia a piangere come una fontana e tra un singhiozzo e l’altro ci rende partecipi della sua tragedia privata: “Ebbene sì, non ho resistito alla tentazione di provare quest’abito perché mi appartiene. Da brava sarta, lo cucii anni fa con le mie mani, e da indossare il giorno del matrimonio col mio adorato Jonathan Sweet, il re della cioccolata. Una settimana prima delle nozze il meschino fuggì con una ballerina di tip tap lasciandomi sola e depressa a consolarmi con tonnellate di cioccolato. Non ho saputo più nulla di lui, men che meno del mio abito finché non l’ho visto qui e ho voluto indossarlo ancora una volta per riprovare lo stesso fremito del passato”

     L’atmosfera sarebbe diventata drammaticamente imbarazzante se non fosse intervenuta la mia padrona che avvicinatasi alla donna le dice in tono confidenziale: “Oh cara, ma che piacevole combinazione! Conobbi Jonathan a una cena e rimasi impressionata dallo stato malinconico e avvilito in cui versava. Su mia sollecitazione, egli cominciò a parlare come un fiume in piena e mi raccontò del suo infausto matrimonio prosciugatosi in appena due anni, esattamente come il conto in banca che la ballerina di tip tap dilapidò per poi fuggire con un contorsionista slavo. Ora  vive solo e disperato nel ricordo struggente del vostro infinito e perduto amore!  Manipolato da una strega che lo ha ridotto sul lastrico, è disperato per averti persa, tanto da vendere quest’abito, fonte per lui d’indicibile sofferenza!”

   prosdy1   Nell’udire queste parole, il volto della donna s’illumina e tutta raggiante esplode: “Oh quale meravigliosa, insperata opportunità mi hai prospettato! Stando così le cose, cercherò il mio Jonathan anche in capo al mondo, lo ricondurrò a me e ricominceremo ad amarci come prima. Convoleremo a giuste nozze finalmente, e stavolta senza intralcio alcuno!”. 

       E con aria sognante aggiunge: “E’ stato il destino a farci incontrare mia cara, e ti sarò eternamente grata perché solo grazie a te e alla tua intercessione realizzerò il mio sogno d’amore!”.

       Con preoccupante escalation emotiva, la donna passa dalla prostrazione alla calma, poi alla fiducia e alla speranza, e infine approda a un’eccitazione così esaltante da farci  rimpiangere quando era disperata. Completamente galvanizzata, decide di acquistare tutto il necessario per il suo futuro matrimonio, a partire dall’abito nuziale strappato, e trovandosi nel posto giusto finisce con lo svaligiare letteralmente Mercatopoli, tanto che Riziero (altro infaticabile titolare dell’esercizio) deve noleggiare quattro Tir per trasportare tutta la merce. 

       Dopo un po’ ci dirigiamo verso l’uscita dove Vanny esclama: “E così conosci Jonathan Sweet!”. Con un sorriso sornione, mamma le sussurra in tono complice: “Secondo te?” e le fa l’occhiolino. Poi saluta, divertita, e se ne va. Eh eh!

Ehi amico, continua il divertimento!

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Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...

10 Risposte a “Le Avventure di Prosdocimi – 16^ Episodio”

    1. Troppo gentili, cari Vanny e Riziero! Da Mercatopoli il tempo si ferma e la fantasia si libera da sola: basta semplicemente non trattenerla! Grazie ancora e cotichelle e cotiche anche a voi!

  1. Ohhh…. che belllo!!!!! Fa proprio sognare….. Hai visto cara Prosdocimi? Non è vero che mentire è peccato (non sempre, almeno). Sai cosa pensavo? Ho l’impressione che la tua mamma tragga enormi benefici dalla tua saggezza canina. Ora ti lascio e vado ad asciugare le lacrime a Giovanna che si è commossa (mi sta bagnando tutto il pc, harg!!!!). Grattini e cotichelle a te
    S. Daliso & Giovanna

    1. Cara Suor Daliso, il tuo pensiero (sempre graditissimo) necessita di un lungo approfondimento che verrà trattato nella “Posta di Prosdocimi” di imminente pubblicazione.
      Stai all’erta, ok?
      Per ora ti ringrazio con tanti grattini e cotichelle a te e a Giovanna!

        1. Peccato x peccato x 3.14 = 3.14PeccatoAllaSeconda, eh eh!
          Io ci sto “dando dentro” alla ciotola di crocchette e cotiche, mamma ci sta “dando dentro”… sì, va bè, dai, ci siamo capite, eh eh!!!!
          Baciotti e slap a te, cara amica!

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