La violetta africana: non ha nemici, si adatta a tutto e colora la casa

La violetta africana: dove la metti, sta bene e colora

La violetta africana: non ha nemici, si adatta a tutto e colora la casa
La violetta africana: non ha nemici, si adatta a tutto e colora la casa

          La Saintpaulia è una piccola e fantastica pianta originaria dell’Africa.  Resistente al freddo e al caldo, può stare sia al sole che all’ombra,  si adatta a tutti gli appartamenti e non ha particolari nemici.

           Si moltiplica facilmente mettendo il gambo reciso di una delle sue foglie nel terreno umido, meglio se protetto da un fondo di bottiglia di plastica trasparente capovolto.

         Della stessa taglia di una viola (donde il nome Violetta Africana), questa pianta ha fioriture lunghissime e per tutto l’anno, ama gli spazi luminosi ma si adatta bene anche alle zone meno illuminate della casa.

QUIZ: indovina la pianta ❇️

       Sebbene resista a periodi di scarsa irrigazione, la Saintpaulia preferisce terreni umidi e ben drenati, e non ama le temperature al di sotto dei 16 gradi.

         I piccoli fiori si presentano raggruppati nei colori rosa, viola, blu, malva e naturalmente tutte le loro possibili combinazioni; le foglie sono rotondeggianti, scure e ricoperte di una fine peluria.

         Alcune varietà,  come la Saintpaulia confusa (o Diplotricha), hanno foglie frastagliate alle estremità e gli steli dei fiori più lunghi, circa otto centimetri.

Floriterapia: il potere dei fiori contro la fame nervosa

        In conclusione, quindi, la Violetta africana sopporta di tutto e sembra non avere nemici: basta solo evitare le correnti d’aria e fiorirà tutto l’anno riempiendo di colore la nostra casa.

         Bene, cara amica, se l’articolo è stato di tuo gradimento, vai a sfruculiare sul mio blog: troverai molti altri articoli su cucina, ricette, casa, dieta, viaggi, curiosita, benessere, racconti comici e drammatici.

Pubblicato da Prosdocimi

L'autrice del blog é Prosdocimi, cagnolina cinica e mordace. Vive in Abruzzo insieme alla padrona, che tra un sollazzo e l'altro la ingozza di crocchette e cotiche. C'è anche il padrone, naturalmente. Ma lavora tanto e non c'è mai...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *