Come conciliare la pizza e la dieta? Quali fattori determinano il valore dietetico e nutrizionale?
Consumata come portata unica, una Margherita media più o meno delle dimensioni di un piatto, risolve il problema del pasto con un apporto di circa 400 calorie. L’unica condizione però è quella di rinunciare al dessert e di non esagerare con la birra.
Per scegliere la pizza migliore dal punto di vista dietetico e nutrizionale, bisogna tener conto di due fattori: la farcitura e le dimensioni.
La farcitura
★ Il valore nutritivo del prodotto dipende dalla farcitura che deve includere l’uso di ingredienti proteici quali la mozzarella nella Margherita, l’uovo nella Bismarck o i molluschi in quella ai frutti di mare.
★ Se il piatto viene preparato solo con pomodoro e aglio o cipolla, come nel caso della Pugliese o della Marinara, è necessaria un’integrazione proteica, come una piccola porzione di insalata di mare o del prosciutto, in modo da raggiungere i 15 / 20 grammi di proteine che servono a ogni pasto.
★ Tassativamente da evitare le varietà troppo condite come la Capricciosa o la Quattro stagioni oppure i Calzoni con doppia dose di prosciutto e mozzarella.
Le dimensioni
★ Più la base si allarga, più cresce la superficie su cui distribuire la farcitura. Se una Margherita normale va condita con 2 cucchiai di olio, su una schiacciata ne vanno ben di più.
★ Le dimensioni ideali della pizza sono quelle di un normale piatto di casa: le misure più grandi si addicono solo a chi pratica sport o lavori pesanti.
★ Le varietà da trancio, più alte di quelle classiche, forniscono più calorie a parità di dimensioni. Per regolarvi, sappiate che la porzione ideale non deve superare le misure di una videocassetta.
Concludendo: la pizza va bene ma solo come piatto unico, e senza esagerare nel condimento 🤩